Danza Contemporanea – Floorwork

Uno stile dinamico, accurato e versatile che combina tecnica e libertà espressiva. Per corpi forti e menti creative.

 

Potresti dirci come mai hai deciso di accostarti alla danza?
Non lo so. È successo.
Beh, ci sarà stato un particolare aspetto della danza che ha colpito la tua immaginazione.
Che si danza.

– dal film Billy Elliot

Il Corso

Il floorwork è una forma di danza contemporanea basata sul contatto con il pavimento. Attraverso esercizi e sequenze il corpo rotola, scivola, si sostiene in maniera inusuale, ripercorre i movimenti base dell’evoluzione umana sperimentando forme inconsuete e giocando con la gravità. Il contatto col suolo stimola la percezione del peso e del centro, migliora la fluidità e la pienezza del movimento, permettendo una forma di allenamento globale e organico. Un modo efficace per imparare a integrare forza e leggerezza favorendo la coscienza del corpo nella sua multidimensionalità. Il floorwork è solitamente apprezzato da chi danza ma anche da coloro che amano discipline come: arti marziali, yoga, capoeira e break dance.

PerForm asd
via Battisti 26, 34125 Trieste
www.performtrieste.com
tel. 040 260 6536

Martedì
19:30 – 20:30 corso base
20:30 – 22:00 corso intermedio

Iscrizioni a partire dal 16 Settembre 2024

  • base 25€
  • intermedio 30€

a partire da Ottobre 2024

  • abbonamenti mensili in presenza
    • 4 lezioni base 55€
    • 4 lezioni intermedio 60€

Come iscriversi

Bonifico sul conto

IT77I0200802242000004035272 intestato a Marta Melucci

Inviare ricevuta di pagamento a info@martamelucci.com



    The Playing Self – il corpo che compone

    Laboratori che integrano l’approccio somatico alla composizione coreografica e incentrati sui molteplici significati di play: gioco, interpretazione, suono, accensione e azione. Ci si allena ad un ascolto profondo, per organizzare movimenti organici e sintonici con l’ambiente circostante e per mettere in campo strategie compositive originali. Riferirsi alle sensazioni, giocare con le differenze, immaginare, variare tempo e intensità dell’azione, incontrare il limite, sono alcune delle strategie a cui si attinge nel processo, in forma di pratiche individuali e di relazione. Il movimento è il canale attraverso cui aprirsi ad interrogativi di più ampio raggio: come gestiamo bisogni personali e collettivi? Come un singolo giocatore può arrendersi, guidare o contribuire ad un’azione collettiva? Perché ciò che creo come corpo in movimento mi riguarda come persona? Lo sviluppo della consapevolezza di sé non ha uno scopo puramente introspettivo, ma viene proposto come strumento per migliorare l’ecologia del proprio agire in relazione allo spazio e agli altri. Uno studio per affinare la sensibilità personale per progettare azioni collettive.


    We need this capacity in order to learn how to see what lies before our eyes but goes unnoticed. Our self may learn to play if we allow ourselves to create, to go beyond the limit and open up to the possible still without losing our boundaries. 

    – Alberto Melucci, sociologo The Playing Self, 1996

    Le prossime date sono consultabili nella sezione News ed Eventi